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La Uil Calabria vicina a don Ennio Stamile per una Calabria che sia finalmente libera da prepotenti e criminali

Al coordinatore regionale dell'associazione antimafia, che ha condiviso con Cgil e Uil l'appello per il lavoro lanciato il 16 novembre dall'agorà della Cittadella regionale, diciamo, senza tentennamenti, che siamo dalla sua parte e dalla parte di coloro che lavorano per cambiare il destino di una terra maltrattata, vilipesa e offesa da una criminalità organizzata becera e senza scrupoli. Chi ha compiuto questo gesto ignobile e meschino, lo ha fatto nascondendosi nel buio, quelle stesse tenebre in cui, vorrebbe ricacciare l'intero territorio calabrese. A costoro la Uil Calabria dice con chiarezza che non potranno mai averla vinta, che non riusciranno nel loro intento. Allo Stato, invece, chiediamo uno sforzo straordinario di attenzione verso una terra che non può essere lasciata nelle mani di una isolata e violenta minoranza. La democrazia, la legalità deve vincere e questa terra, finalmente libera da prepotenti e criminali, deve ripartire grazie allo sforzo dello Stato e degli uomini e donne calabresi che come don Ennio Stamile, sognano una terra libera dalla ndrangheta e dal malaffare.
Santo Biondo, Segretario generale Uil Calabria