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Precari, in Prefettura tracciato un nuovo percorso per superare il caos dei contratti e stimolare la Regione

Il Prefetto di Catanzaro, dimostrando ancora una volta una spiccata sensibilità verso i temi del lavoro e della precarietà di questo, ha svolto quella funzione di coordinamento fra tutti gli attori sociali coinvolti – Ance, Organizzazioni sindacali, istituzioni e amministrazione regionale – che come Uil Calabria, in tempi non sospetti, avevamo chiesto di mettere in atto alla Regione Calabria.

Il nostro appello era avvalorato dalla necessità di dare risposte concrete alle migliaia di lavoratori precari e, soprattutto, di dare corso ad un’operazione di trasparenza sul reale peso di questo amplissimo bacino attraverso la convocazione di un tavolo tecnico che fosse in grado di verificare la posizione di ogni singolo lavoratore e quella delle varie amministrazioni pubbliche presso le quali questi operatori svolgono le loro funzioni.

La nostra richiesta, avanzata nel corso del 2017 e ribadita durante la manifestazione di protesta del 16 novembre davanti alle porte della Cittadella regionale di Catanzaro, era finalizzata, poi, a studiare tutte le opzioni possibili per raggiungere l’obiettivo scontato della stabilizzazione dell’intero bacino degli Lsu/Lpu calabresi, senza però disdegnare un accurato lavoro che potesse fruttare l’eventuale accompagnamento di alcuni di essi verso la pensione, una loro riqualificazione e/o il loro transito verso gli enti locali calabresi che, in questi anni, hanno beneficiato della loro professionalità.

Se la Regione Calabria, che aveva ben presente la scadenza contrattuale di questi lavoratori e ciò che essa portava in dote, avesse accolto le nostre richieste di certo non si sarebbe registrato il caos contrattuale e finanziario che ha surriscaldato gli animi allo scadere dello scorso anno.

Tutto questo, per fortuna, è già passato. La riunione svoltasi presso la Prefettura di Catanzaro traccia un percorso nuovo che speriamo, anche con l’imprimatur dell’Ufficio territoriale di Governo catanzarese, l’amministrazione sia in grado di seguire senza intoppi. Il tavolo di oggi è importante perché attraverso esso la Prefettura di Catanzaro, da ente super partes qual è, affida alla Regione il compito di affiancare i Comuni, che ancora hanno dubbi normativi rispetto al futuro degli Lsu/Lpu, lungo quel percorso di stabilizzazione di questi lavoratori che ha trovato una prima sponda economica e finanziaria nelle scelte del Governo Gentiloni.

Questo incontro, poi, è importante perché apre uno stato di confronto permanente fra l’Ance e gli attori sociali coinvolti direttamente dalla vertenza al fine di giungere, in tempi rapidi, ad una soluzione definitiva che dia sicurezza al bacino del precariato calabrese e, al tempo stesso, offra ai cittadini calabresi la possibilità di godere di una pubblica amministrazione efficiente e trasparente.

Il tavolo di oggi, ancora, assegna alla Regione l’impegno di confrontarsi con il Governo ancora in carica, nonché con il Parlamento ed il Governo che usciranno dalle urne del 4 marzo, per trovare le soluzioni più adatte alla stabilizzazione di questi lavoratori, attraverso il dipanarsi di un percorso che sia in grado di partire dalla Calabria e non calato dall’alto.

Il 2018, infine, si apre con una partita importante sul fronte lavorativo. Una partita delicata, per vincere la quale non possiamo che sperare che la Regione sia in grado di sviluppare un ragionamento costruttivo con gli attori sociali, perché la Uil Calabria è convinta che solo attraverso questo metodo si può addivenire alla soluzione dei tanti ed atavici problemi di questo territorio.

Santo Biondo, Segretario generale Uil Calabria
Gianvincenzo Petrassi, Segretario generale UilTemp Calabria