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Porto di Gioia, Oliverio non convince la Uiltrasporti. "Senza risposte concrete siamo pronti a bloccare la Regione"

Poco, troppo poco per ottenere il “nulla osta” della Uiltrasporti. La riunione è stata rinviata alla prossima settimana e in quell’occasione il segretario Giuseppe Rizzo tornerà a ribadire la piattaforma studiata dall’organizzazione sindacale che rappresenta.

All’azienda, infatti, la Uiltrasporti ha chiesto: l’applicazione di ammortizzatori sociali diversi da quelli paventati da Mct, la presentazione di un piano dettagliato degli investimenti e la riduzione del numero degli esuberi.

Alla controparte politica, invece, il segretario Giuseppe Rizzo ha chiesto di farsi carico, in tempi ristretti, dell’organizzazione di un tavolo di confronto presso la Presidenza del Consiglio dei ministri con i rappresentanti dei ministeri competenti e la predisposizione di interventi mirati e immediati per la tutela dell’occupazione dell’intera area portuale e per il superamento dell’attuale crisi.

Le organizzazioni sindacali, poi, hanno suggerito la strada da seguire per poter superare questo momento di difficoltà che il territorio sta attraversando. Al presidente Mario Oliverio è stato proposto di investire a Gioia Tauro, pianificando il trasporto delle auto (Fiat) prodotte a Melfi, mediante l’utilizzo di treni Cargo, i quali ad oggi sembrerebbero essere diretti a Civitavecchia, utilizzando la tratta ionica e, anche, la realizzazione del bacino di carenaggio.

“Resta fermo – conclude Giuseppe Rizzo – che, se non ci saranno risposte concrete alle nostre richieste, saremo costretti a bloccare la Regione, senza tralasciare l’ipotesi di portare la nostra protesta direttamente a Roma, poiché non vogliamo essere additati per il fallimento del porto di Gioia Tauro e di tutta la sua area industriale”.