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Barbagallo: "Le stime dell'Istat certificano che la crescita dell'Italia è ferma al palo e la crisi è perdurante"


Noi siamo determinati a dare continuità al dialogo, da un lato, con la Confindustria e con le altre organizzazioni datoriali proseguendo il confronto su contrattazione e su nuove relazioni industriali e, dall´altro, con l´Esecutivo dal quale ci attendiamo, inoltre, politiche di investimento e di incentivazione della produttività. Resta, ovviamente, ancora aperto il fronte del rinnovo dei contratti pubblici e privati, un nodo da sciogliere con assoluta urgenza. Se, insieme, percorreremo queste strade, allora potremo finalmente registrare una crescita degna di questo nome.

Di seguito le stime dell’Istat sul terzo trimestre. Il Pil delude le attese di una revisione al rialzo. Nel secondo trimestre del 2016 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è infatti rimasto invariato rispetto al trimestre precedente. Sale invece il confronto con il secondo trimestre 2016: in base ai nuovi calcoli, l'economia italiana è cresciuta nel periodo dello 0,8% contro il +0,7% indicato in via preliminare il 12 agosto scorso. I dati, diffusi oggi dall'Istat non registrano quindi grandi cambiamenti nonostante la crescita registrata dal settore dei servizi (+0,2%) e dall'agricoltura (+0,5%). Pesa infatti un calo dello 0,6% dell'industria.