L'avvio dei lavori della nona Conferenza di organizzazione della Uil Calabria è stato contraddistinto dalla relazione di Santo Biondo, Segretario generale della Uil Calabria. "Questa mattina - ha detto Santo Biondo - uscendo ancora una volta dai canoni classici dell’organizzazione, dopo l’ultimo congresso regionale svolto dentro un’officina meccanica di Rfi, abbiamo voluto ricercare uno spazio dal quale lanciare un messaggio di vicinanza e di primo contatto per noi con il mondo nel quale si formano i nostri giovani: con la scuola".
Per il Segretario generale della Uil Calabria, poi: "In questa fabbrica del lavoro del futuro. Dentro queste mura, e in generale all’interno delle scuole e delle università italiane, si formano i lavoratori, le lavoratrici, la classe dirigente del domani, ragazzi e ragazze di oggi che con il sapere acquisito attraverso l’intelligente opera dei loro professori, fra qualche anno, entreranno a contatto diretto con la sfera produttiva della nostra società. Entreranno a contatto diretto con quel mondo del lavoro nel quale noi, ogni giorno, dispieghiamo le nostre forze, le nostre energie. E, dunque, entreranno in contatto con noi, con il sindacato".
I lavori dell'assise sindacale sono stati anticipati da una visita che Carmelo Barbagallo, Segretario generale della Uil, ha effettuato all'interno dell'Istituto Alberghiero "Einaudi", accompagnato dalla dirigente Rossana Costantino e dai vertici dell'organizzazione sindacale calabrese.
Sindacato, politica, richieste dei cittadini. Nella relazione del Segretario generale della Uil Calabria ha trovato spazio anche un passaggio sull'amministrazione regionale calabrese. "Da troppo tempo attendiamo dal governo regionale un cambio di passo su questioni dirimenti per la fuoriuscita della Calabria dalla condizione di difficoltà in cui si trova, condizione che pone a serio rischio la tenuta sociale e demografica del territorio.
Alla Calabria serve innanzitutto una buona politica che sappia liberarsi dagli intrecci con la ‘ndrangheta e il malaffare e che sappia spendere con buone pratiche le risorse nazionali e regionali".
"Serve lavoro e allo stesso tempo una misura di inclusione attiva e di contrasto alla povertà per i giovani e meno giovani, uomini e donne di questa terra che hanno la voglia e il diritto di liberarsi dal ricatto del bisogno".
"Alla Calabria servono servizi, quali sanità e trasporti, più efficienti e moderni per consentire a tutti, ma soprattutto alle fasce più deboli della popolazione la possibilità di curarsi sul territorio e di uscire dall’isolamento in cui alcune comunità vivono e avvertire in questo modo la presenza di uno Stato libero e civile".
"Serve una cultura nuova fatta di giusta rivendicazione dei diritti e di denuncia dei soprusi".
"Servono, infine, alleanze virtuose tra forze sociali e produttive sane che in questa regione esistono e in questa direzione da diverso tempo con Cgil e Cisl Calabria lavoriamo per un’azione unitaria non sempre facile ma obbligatoria e necessaria.
Il 21 di ottobre ha sancito l’apertura di una fase di mobilitazione delle categorie e dei territori per mettere in piazza il disagio dei calabresi, non escludiamo nei prossimi mesi un’iniziativa di mobilitazione regionale di carattere generale".
Durante i lavori della Conferenza di organizzazione della Uil Calabria è stato anche sottoscritto un gemellaggio fra l’Istituto Alberghiero “Einaudi”, rappresentato dalla dirigente Rossana Costantino, e l’Istituto Alberghiero “Artusi” di Forlinpopoli la cui delegazione era guidata dalla vice dirigente Stefania Boschi e supportata dal segretario regionale della Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani.