"In questo contesto, poi, appare sempre più incomprensibile l’atteggiamento del Governo che, con il suo disimpegno, sta costellando di incertezze quel percorso di protezione e di rilancio dello scalo portuale di Gioia Tauro che era stato sottoscritto lo scorso anno a Palazzo Chigi. La Regione Calabria, poi, dimostra ancora una volta di non essere pronta ad affrontare la prova del nove della rinascita dell’hub gioiese. Il presidente della giunta regionale ed il suo governo, in un momento di forte preoccupazione per ciò che il porto rappresenta per la crescita economica e sociale della regione, appaiono incapaci di rispondere alle esigenze rilancio della struttura portuale. Il presidente della regione e la sua giunta rendono nuovamente palese la loro inadeguatezza nel rispettare quello che era uno dei punti cardine del proprio programma elettorale".
I segretari generali della Uil, della Cgil e della Cisl Calabria proseguono: "Purtroppo, siamo costretti a segnalare che quando sono in ballo investimenti per la Calabria, o direttamente per lo sviluppo del porto di Gioia Tauro, la politica non riesce a trovare una sintesi produttiva e le speranze di un futuro produttivo per questa terra non si concretizza mai. Sono numerosi i casi di fallimento progettuale. La vicenda della fabbrica di automobili, il cui progetto è sfumato in maniera improvvisa e inspiegabile, è sintomatica di quanto stiamo dicendo".
"Davanti a questa incertezza perdurante sul futuro di Gioia Tauro, chiediamo - concludono Biondo, Sposato e Tramonti - un incontro urgente al Governo e all’amministrazione regionale per riprendere il percorso avviato sulla Cabina di regia e trovare una soluzione che dia risposte immediate ai lavoratori portuali, faccia rientrare la crisi e programmare uno sviluppo strutturato e strutturale dello scalo portuale reggino".