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Ciclo integrato delle acque. La Uil tiene alta l'attenzione e chiede alla politica un cambio di passo e fatti concreti

A seguito delle reiterate richieste di chiarimenti che il Sindacato ha posto al governatore della Calabria Mario Oliverio, ieri si è finalmente concretizzato l’incontro tra Regione ed Organizzazioni Sindacali sul tema del Ciclo Idrico Integrato delle Acque.

Il Sindacato ha contestato all’Ente il grave ritardo accumulato nel rendere attuativo l’iter previsto dalla legge ed ha chiesto quali sono gli intendimenti per regolamentare e rendere operativo il percorso intrapreso.

L’aver creato l’Autorità Idrica Regionale e non averla messa nelle condizioni di operare, secondo il Sindacato è stata solo una perdita di tempo ulteriore che ha creato altri malumori e fraintesi tra chi opera nel settore specifico.

I rappresentanti dell’Ente Regione hanno chiarito la posizione rispetto al progetto complessivo, dichiarando che il Ciclo Idrico Integrato previsto va dall’adduzione alla distribuzione e conseguente fatturazione per terminare con lo smaltimento ai depuratori.

Nel contempo si stanno valutando diverse opzioni per liberarsi del socio privato in SORICAL e per revocare la fase di liquidazione della stessa SORICAL perché sarà la capofila nell’organizzazione futura della nuova struttura.

La Regione è in ritardo di almeno un anno e la nostra maggiore preoccupazione è per il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici di Sorical e per quelli che operano per le aziende dell’indotto. Alla Regione chiediamo di recuperare alla ripresa dopo la parentesi estiva il tempo perduto, in caso contrario sarà mobilitazione. Ci aspettiamo di vederci a settembre con atti concreti e un barlume di piano industriale in mano, perché un efficientamento del servizio è necessario La società ridefinita che nascerà per gestire tutto il ciclo delle acque, sarà costituita ex novo ma certamente non si potranno ignorare le professionalità che sono maturate in SORICAL ed in altre società calabresi. In SORICAL vige una sorta di organizzazione disorganizzata e non poteva essere altrimenti. La nuova società, si chiami come si vuole chiamare, avrà bisogno di una struttura organizzata dove i ruoli e le responsabilità saranno ben definiti e dove il rispetto del contratto sia garantito a tutti”.

 

Il Segretario Gen.le UIL CALABRIA​​​                       Il Segretario Gen.le UILTEC CALABRIA

​            Santo Biondo                                                                         Gino Campana