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Comunicato stampa 02/09/2015

 

La Uil Calabria, da sempre pronta al dialogo costruttivo con le parti, giudica positiva la scelta del ministro delle Infrastrutture a dare delle risposte, non di poco conto, rispetto a problemi di ritardo infrastrutturale, , che come sindacato da diverso tempo  poniamo all’ attenzione delle istituzioni nazionali e locali.

Riteniamo inoltre corrette le scelte del governo regionale che, rompendo con le logiche del passato, ha indirizzato le proprie scelte verso la realizzazione di pochi progetti indispensabili per il rilancio dell'economia regionale.

Ora, però, riteniamo sia indispensabile fare un ulteriore passo in avanti. Adesso è già tempo di mettere mano ad un cronoprogramma preciso di realizzazione di questi interventi e scandito in tempi certi e obiettivi chiari, e sopratutto appare di fondamentale importanza una definizione relative alle fonti di finanziamento di queste opere.

Un ragionamento a parte, poi, lo richiede la vicenda Gioia Tauro. La realizzazione della Zes, l'infrastrutturazione viaria e ferroviaria dell'area portuale, insieme all'avvio dei lavori per l'alta velocità e la definizione della Salerno-Reggio Calabria e delle Strade statali, sono obiettivi necessari per la ripartenza economica e produttiva del porto gioiese, ma sono tutti punti strategici di un progetto ad ampio respiro sullo scalo di Gioia Tauro. Un progetto necessario di rinnovamento logistico e strutturale, il solo capace di rendere competitivo il porto calabrese nel quadro di riferimento nazionale e internazionale.

Ma nell’immediato per Gioia Tauro c'è bisogno di una nuova iniezione di energia. Lo scalo ha bisogno di un intervento contingente e  straordinario che sia in grado di tirarlo fuori dalle secche in cui rischia di finire intrappolato nei prossimi mesi. Per la Uil Calabria è necessario che il Governo Renzi attivi la leva della fiscalità di vantaggio su Gioia Tauro, sarebbe questo un provvedimento immediato in grado di dare una boccata di ossigeno al porto e di rianimare l'economia che ruota attorno alle sue banchine che, da qualche giorno, sta registrando una preoccupante frenata.

                                                                                                                     

                                                                                                                      Il Segretario Generale

                                                                                                                              Santo Biondo