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Comunicato stampa sull'approvazione del POR

 

Certo, siamo rammaricati nel pensare che altre Regioni abbiamo raggiunto il medesimo traguardo già ad inizio anno ed abbiano già avuto la possibilità di spendere un importante quota delle somme previste ma, nello spirito positivo e propositivo che contraddistingue il nostro operato, vogliamo guardare a quel che ora è possibile fare piuttosto a quello che poteva già essere fatto.

 

Abbiamo già detto che il Programma Operativo ci appare funzionale rispetto agli obiettivi dichiarati sia nella sua impalcatura generale sia nella predisposizione delle specifiche azioni da porre in essere per il raggiungimento dei target numerici e qualitativi.

 

Tuttavia, memori della gestione dei precedenti POR, riteniamo che la fase più delicata e determinante sia quella dell’attuazione, con annessa verifica dei risultati attesi, e pertanto invitiamo la Regione Calabria a voler intraprendere concretamente la strada della semplificazione delle procedure di accesso ai bandi, di trasparenza nella formulazione degli stessi, di efficientamento degli uffici e di reale coinvolgimento del partenariato sociale sin dalle prime fasi.

 

A tal proposito, è bene ricordare che il codice di condotta sul partenariato riconosce un ruolo importante e di primo priamo al Partenariato Sociale ed Economico quale organismo che riassume in se tutte le istanze provenienti da territorio e da ogni categoria di soggetti (imprese, consumatori, lavoratori, studenti, ecc.). Un coinvolgimento concreto e che deve riguardare tutte le fasi del POR, dalla costruzione sino alla verifica, che tale potrà essere solo se le parti saranno messe in condizioni di avere tutte le informazioni necessarie all’attività di controllo, di analisi e di proposta. Per questo è necessario che la Regione si doti dell’Ufficio del Partenariato più volte richiesto dalle OO.SS. nel corso della precedente programmazione.

 

Cogliamo l’occasione per ricordare al Dott. Praticò, Responsabile dell’Autorità di Gestione del POR, l’impegno preso nel corso del comitato di sorveglianza del 31.07.2015, nel corso del quale, su nostra esplicita richiesta, aveva espresso la volontà di indire una riunione in cui sarebbero state dettagliatamente analizzate le difficoltà che hanno impedito un’efficace utilizzo del fondi comunitari per il settennio 2007/2013. Ricordiamo che in quella sede è stata proposta e deliberata una riprogrammazione “urgente” necessaria ad attivare azioni straordinarie per accelerare la spesa dei fondi residui (ben 750 milioni di Euro su un complessivo di 2 miliardi di Euro!!!).

 

Non possiamo pensare, infatti, di poter avviare un percorso virtuoso, ed estremamente necessario per la nostra terra, se prima non analizziamo, e rimuoviamo, le fonti di inefficienza e le strozzature burocratiche e procedurale che ostacolano il cammino e che spesso rischiano di diventare anche fucina di malaffare e corruzione.

 

La Calabria ha bisogno di lavoro e di un sistema imprenditoriale forte e sano, i fondi comunitari rappresentano uno strumento eccezionale, seppur non risolutivo del tutto, e ognuno ha l’obbligo morale di fare la propria parte sino in fondo. La UIL è pronta ad affrontare la sfida ed è pronta a lottare per poter esercitare in modo pieno il proprio ruolo di portatore di interessi collettivi.

 

                                                                                                                             Il Segretario Generale

 

                                                                                                                                     Santo Biondo