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La legge di stabilità non convince. I sindacati unitari sono pronti alla mobilitazione generale contro le scelte di Renzi

 

CGIL-CISL-UIL CALABRIA esprimono fortissima preoccupazione per le notizie che giungono in relazione all’iter della Legge di Stabilità.

 

Ad oggi nessuna delle richieste avanzate dal Sindacato, in ultimo nella iniziativa svoltasi a Cosenza sabato scorso, sembrano trovare accoglimento nella discussione parlamentare.

 

Al contrario i contenuti della Legge di Stabilità, se dovessero rimanere tali, assesterebbero un colpo durissimo alle politiche per il Mezzogiorno e per la Calabria negando non solo il diritto al lavoro, ma determinando un allargamento delle aree di povertà ed esclusione sociale con riflessi negativi sui giovani, sulle famiglie e sui pensionati in una Regione già a livelli record per indici di  disoccupazione e inoccupazione e con redditi falcidiati dalla costante perdita del potere di acquisto di salari e pensioni.

 

La Calabria aspetta risposte immediate e non più rinviabili sulla copertura economica degli ammortizzatori sociali, per la contrattualizzazione degli LSU-LPU, sulla Forestazione, sui precari della giustizia, sul rilancio dell’area portuale di Gioia Tauro.

 

CGIL-CISL-UIL chiedono inoltre la revoca dei tagli ai CAF e Patronati che erogano, in un contesto sociale sempre più difficile e degradato come quello della Calabria, servizi essenziali ai cittadini e ai pensionati.

 

Su questi temi le OO.SS. confederali regionali proclamano lo stato di mobilitazione con modalità che saranno definite e comunicate nei prossimi giorni.