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L'allarme del segretario regionale. "Criminalità scatenata, in Calabria democrazia in pericolo"

La criminalità organizzata usa le minacce per mettere un bavaglio alla legalità, per mettere a tacere le voci di coloro che non hanno paura di prendere chiaramente posizione nella lotta alla ‘ndrangheta, di coloro che hanno scelto di stare dalla parte dello Stato.

Con il fuoco si vuole bruciare la possibilità di rinascita di questa terra. Gli episodi si susseguono, in queste ultime ore è toccato ad Arturo Bova, presidente della Commissione regionale sulla ‘ndrangheta, finire nel mirino del piromane di turno. Ma l’elenco è assai lungo, è un rosario interminabile in cui, ogni giorno, si aggiunge un nuovo grano.

La solidarietà ormai non basta più. La società rischia di essere invasa definitivamente dal cancro del malaffare e della criminalità. Bisogna alzare le difese immunitarie della società civile. E’ ora di dire basta.

E’ necessario prevenire la logica mafiosa agendo da cittadini nel rispetto delle leggi e, soprattutto, impegnarsi per la nascita di un nuovo civismo. Questa è un’azione di fondamentale importanza alla quale bisogna improntare ogni comportamento, alla quale bisogna indirizzare il vivere quotidiano di ogni distretto culturale, di ogni ambito professionale. Ognuno di noi è chiamato a giocare questa partita dalla quale non si può prescindere se si ha a cuore il futuro della Calabria e dei calabresi onesti.

                                                                                                                                            

                                                                                                           Il Segretario Generale Uil Calabria

                                                                                                                            Santo Biondo

 

Catanzaro, 18/01/2016