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Saremo un tassello importante nella lotta per la legalità. La Uil Calabria non lascia soli Nuccio Azzara e Fabio Guerriero


Nelle stesse ore in cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella da Catanzaro auspicava la rimonta della Calabria, rimarcando l’impegno dello Stato nella lotta alla ‘ndrangheta, una lettera dai toni intimidatori molto marcati recapitata negli uffici della Uil reggina ha allungato l’elenco dei sindacalisti minacciati. Questa volta è toccato a Nuccio Azzarà, segretario provinciale della Uil fpl. Non molto tempo prima la mano criminale aveva colpito il segretario regionale della Uilcom Fabio Guerriero: dirigente attento, motivato e responsabile al quale la Uil Calabria ha espresso la propria vicinanza e, in queste ore, ribadisce il massimo sostegno.

Questi segnali sono preoccupanti ma non ci faranno recedere dalle nostre intenzioni. Non arretreremo di un millimetro davanti alle minacce e alle cartucce.

A Nuccio Azzarà, da anni impegnato in un’attenta opera di moralizzazione del settore sanitario calabrese, va la solidarietà della Uil Calabria. La sua azione sarà sostenuta con convinzione da questa segreteria regionale. Il settore sanitario, con i suoi deficit ed i suoi enormi affari, non deve essere il fronte di resistenza di una sola persona di un singolo sindacalista. Da questo settore, da sempre purtroppo nelle mire del malaffare, passa il rilancio del territorio e il cambiamento rivoluzionario della qualità delle vita in una terra come la Calabria che troppo spesso è stata emarginata, dimenticata e illusa.
Alla legalità sarà sempre improntato il nostro impegno professionale e queste minacce non ci faranno cambiare idee, non riusciranno a fermare la nostra azione. Saremo sempre dalla parte dei cittadini. Non rinunceremo mai all’obiettivo di cambiare in meglio la nostra terra. Saremo da sostegno, per quanto di nostra competenza, alle forze dell’ordine e ai magistrati nella loro quotidiana battaglia contro la criminalità organizzata. Sapremo essere un tassello, un tassello importante, nel fronte comune elevato contro la ‘ndrangheta. Condividiamo l’analisi del Capo dello Stato che, da Catanzaro, ha impegnato la Repubblica nella lotta al cancro mafioso.

Per questo, in ultimo, vogliamo riprendere e rilanciare un passaggio del messaggio che il Presidente Mattarella ha rivolto ai calabresi nel giorno dell’inaugurazione della Cittadella regionale: “Sconfiggere la ‘ndrangheta è possibile. E’ un dovere che va posto in cima ad ogni programma di governo”. Si può fare. Si deve fare per mettere in un angolo questa minoranza violenta, ridare forza al territorio e per evitare che le giovani generazioni siano costrette a portare lontano dalla Calabria la speranza nel suo futuro.